Da dove nasce l’idea di dare un supporto alla mamme anche a distanza?
In primis mi sono sempre chiesta se fosse possibile fare nella vita qualcosa di importante per me che potesse aiutare anche gli altri.
Quando sono fuori dalla scuola, dopo aver portato mio figlio, incontro delle mamme…ogni tanto è capitato di entrare nell’argomento diastasi e mi sono accorta della grande mancanza di conoscenza sull’argomento…
Le mamme sanno tutto di pannolini, cordoni ombelicali da medicare, se i loro figli son dovuti stare in ospedale per qualche ragione ricordano esattamente tutto ciò che è successo in quei giorni, sanno dirti ogni cosa dei propri bambini nel dettaglio, li amano a dismisura (anzi, li amiamo a dismisura).
Ma provate a chiedere a questa mamma…
‘Tu come stai fisicamente’?
Lei sul subito dirà sempre che sta benone! (Cosa dovrebbe risponderti?
Elencarti i suoi problemi ad ogni ‘ciao come stai’ che riceve?)
Se provi ad approfondire un po’ il discorso…
‘Ma tu non hai mai mal di schiena?’
‘Tu dormi bene?’
‘Riesci a mangiare correttamente?’
‘Digerisci bene?’
‘Ed il tuo pavimento pelvico come sta ?’ (domanda da fare con cautela, perché ancora viviamo come tabù certi argomenti)…allora vedrai che spesso qualche problema inizia ad uscire.
Quando ho ritenuto di avere di fronte persone che avessero voglia di capire cosa stesse vivendo il proprio corpo, ho provato a parlare di questo problema, alcune si sono dimostrate entusiaste di sapere che il loro disturbo avesse un nome, altre hanno continuato la loro vita come nulla fosse senza dare peso alla cosa.
Le reazioni sono tutte ‘giuste’, c’è chi sta vivendo con più apprensione l’attenzione al proprio corpo chi meno, e c’è del buono in ogni tipo di reazione non sta a nessuno giudicare gli altri!
Ma il mio obiettivo qual è?
Fare conoscere!
Si perché se stai bene con te stessa, non hai problemi, il tuo corpo ti piace e ci convivi serenamente allora problemi non ce ne sono.
Ma se dentro di te in realtà non sei contenta, tutti ti chiedono se sei di nuovo incinta insospettiti dalla tua pancia (con tanto di auguri), se sai che la tua schiena non regge più, che quando vai a correre o starnutisci non tieni più bene la pipì, che il tuo stomaco non digerisce più come una volta…mmm allora il tempo per soffermarsi a parlarne potrebbe essere ben speso.
E serve per per forza una visita fatta di persona??
Beh per la stragrande maggioranza dei problemi di interesse fisioterapico ASSOLUTAMENTE SI!
Ma qui stiamo parlando di qualcosa di diverso, ovviamente non parliamo di terapie manuali/osteopatiche improponibili via web.
1 – Qui parliamo di RIPRISTINO .
Cosa si dovrebbe fare per ripristinare un attività che dovrebbe essere fisiologica (cioè ‘naturale’)?
Concetto principale: di quale attività fisiologica sto parlando? Cosa va
‘ripristinato/riorganizzato’?
L’attività di contenimento del nostro addome in collaborazione con l’attività di sostegno e supporto del pavimento pelvico.
Se ho una diastasi non ho più un buon contenimento anteriore degli organi addominali, vuole dire che avrò la tendenza a ‘spanciare’ ed i miei organi vengono spinti in avanti ogni volta che ad esempio eseguo uno sforzo ‘mal gestito’.
Ma abbiamo un amico che si chiama TRASVERSO addominale, un muscolo che può in parte sopperire a questo deficit dei nostri retti dell’addome.
Inserire l’attività del trasverso nei vostri allenamenti non può essere un ‘optional’ se avete una diastasi!
2 – Qui parliamo di MANTENIMENTO, si dopo aver capito come contrarre il vostro trasverso nell’attività fisica ma soprattutto nelle attività della vita quotidiana, dobbiamo mantenere i risultati…
La scena classica è: mamma che ha partorito, non si vede in forma, si dedica a diete fai da te ed attività fisica tramite video scaricati da internet.
L’ho fatto anche io!
Ma man mano che studiavo capivo che la maggior parte degli esercizi proposti nei video non erano attuabili da chi ha una diastasi o da chi non ha una consapevolezza estrema del proprio corpo. Questi argomenti sono ostici anche per molti nostri colleghi che non si sono dedicati a queste problematiche nello specifico.
Come noi non siamo esperte in osteopatia ad esempio, la fisioterapia è un mondo vastissimo ed ogni professionista ha delle competenze uniche. (Una professione bellissima tra l’altro, permettetemi di dirlo,
umanamente molto coinvolgente).
Ma torniamo alla domanda iniziale.
Perché consulenze, personalizzazioni e corsi
online?
Diciamocelo, ai fisioterapisti piace mettere le mani in pasta, il nostro è
un lavoro manuale.
Ma…quale mezzo migliore dei social per arrivare a più mamme
possibili?
È proprio dai social che ci siamo accorte oltretutto della carenza di
supporto per le mamme con diastasi. Ci sono moltissimi gruppi a riguardo ed il dubbio che affligge la maggior parte delle mamme è sempre lo stesso ‘mi hanno detto che devo fare esercizi adatti, ma non ho capito quali siano’.
Abbiamo studiato, approfondito e soprattutto sperimentato sul nostro corpo cosa significhi fare esercizi scorretti e non ve lo consigliamo.
E questo aiuto si può trasmettere online?
Questa è una domanda che ci facciamo da tempo…
La risposta è Sì, questo sì può fare e vi dirò di più per alcune mamme può essere davvero comodo farlo da casa propria.
Quindi l’obiettivo non è fare diagnosi certa di diastasi a distanza, questo non è possibile, sarebbe scorretto e davvero poco professionale.
Esiste l’autovalutazione della diastasi, esistono specialisti (chirurghi, ma anche fisioterapisti e ostetriche) che possono farvi la diagnosi di persona, esistono ecografie e tac con questo scopo.
Queste le motivazioni tecniche … arrivare a tante donne, aiutarle con un approccio integrato, dare una guida, fare prevenzione.
E da punto di vista personale? Perché online?
Perché sono un’appassionata del fai da te, mi piace conoscere ed
essere autonoma.
Mi piace moltissimo l’home fitness perché nessuno mi vede allenarmi e lo faccio quando posso, non posso permettermi orari prestabiliti perché i miei bimbi non ne hanno e perché lavoro oltre a dover gestire la casa e tante altre cose.
Ma il mondo dell’home fitness ha bisogno di personalizzazione! Se come me, ami allenarti a casa tua da sola ma hai una diastasi potresti davvero avere bisogno di una guida, di un ‘diastasi coach’!
E se invece hai bisogno di una guida, di un impegno da prendere perché ti rende più costante?… Anche per questo serviva una soluzione… lezioni in piccoli gruppi di pilates riabilitativo integrato con tecniche ipopressive! Con correzione degli esercizi in diretta, anzi in ‘videodiretta’!
E va bene solo per chi ha diastasi questo approccio? No! Forse l’idea un po’ è nata pensando a questo tipo di patologia, è vero, ma la cosa più bella del nostro progetto per me è che è adatto a tantissime tipologie di problemi, perché parte dalla prevenzione, dal rendere coscienti le persone.
Se hai mal di schiena, male al collo, se hai dolori cronici dai quali non riesci a liberarti, se hai bisogno di un momento per te per liberarti dallo stress e vuoi essere tranquilla che qualcuno ti sta controllando ed ascoltando.
Io e Michela vogliamo creare consapevolezza, vogliamo che le donne
imparino le basi per essere poi autonome nella propria vita.
Con l’augurio di amarvi (quasi) quanto amate i vostri figli…
Fabiana